Auguri 2019 Hotel Venezia

TANTI AUGURI Venezia, Hotel di te stessa.

Aeroporto di turisti e di trolley che pagando regolarmente il biglietto vengono a visitare in massa le tue spoglie disabitate. Con una realtà che costringe inesorabilmente a far scappare chi ti rigenera, chi ti conosce, ti abita e lavora, chi realmente ti “respect/rispetta” senza alcuno slogan, sarà più facile trasformarti ed imbottirti, farti subire e far piacere gli usi e costumi calati dall’alto, senza più le resistenze degli ultimi ostinati -e non rassegnati- a vederti ridotta così… hotel di te stessa.

Quando le città perdono la propria memoria -scrive Settis- perdono se stesse.

Smemorata Venezia, ai miei occhi sarai sempre bellissima. Comunque, e malgrado tutto, sarà un mio problema gestire il ricordo di com’eri, cosa hai perso, e cosa saresti potuta diventare.

È stato deciso che il tuo passato non può garantire internamente il tuo futuro. Tu, universus mundus, sei stata costretta a cul de sac, periferia della grande, fagocitante e politicamente ambiziosa Città Metropolitana, è lì che sono concentrati i tanti voti che governano il tuo destino.

Auguri Hotel Venezia, rientro nella mia camera, anche se soffro un po’ d’insonnia ultimamente, comunque qui ho uno dei tanti posti letto che ti vengono concessi. Sognare rimane ancora possibile.

AUGURI 2019

Chiudo la porta lasciando fuori il cartello DO NOT DISTURB, THANK YOU.

31 Dicembre 2018

Gualtiero Dall’Osto
Maestro Artigiano veneziano